Alberi monumentali
In questo cammino insieme abbiamo spesso parlato di alberi monumentali. Ma cos'è un albero monumentale?
Per albero o pianta monumentale si intende un soggetto vegetale di particolare valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale, ufficialmente registrato per alcune sue particolarità. Tra i requisiti che vengono presi in considerazione per definire monumentale un albero possono essere citati la dimensione, la longevità, la rarità, l'interesse storico, paesaggistico o architettonico. In Italia i criteri generali per la definizione degli alberi monumentali sono stati stabiliti da alcuni articoli della legge n. 10 del 14 gennaio 2013. Il numero complessivo di alberi monumentali d'Italia ammonta a 4288 esemplari. In Piemonte sono 319 e qui, nel Parco del Castello di Miradolo, sono ben 5, che si distinguono per età, dimensioni, forma o portamento.
Fin qui i numeri, l'oggettività dei criteri, la legislazione; ma cosa significa, cosa comporta trovarsi di fronte a un albero monumentale? Comporta cura, rispetto certamente, ma forse, anche e soprattutto, la possibilità di mettere da parte un sistema di pensiero che ci pone come entità dominanti della natura o come sua unità di misura: l'età e il tempo, l'altezza o le dimensioni di un albero monumentale non possono ricondursi alla scala dell'uomo.
Alcuni di questi alberi erano già adulti quando scoppiava la Rivoluzione Francese, quando veniva scritta la Costituzione Americana, quando l'Italia unita non esisteva. Questi alberi erano già qui prima delle Ninfee di Monet, prima dei Promessi Sposi di Manzoni, prima della Nona Sinfonia di Beethoven. Alcuni sono più alti del palcoscenico del Teatro alla Scala o della Piramide del Louvre. I primi occhi che li hanno visti osservavano strade senza asfalto e cieli senza aeroplani.
Ancora oggi, quando incontriamo un albero monumentale, abbiamo la possibilità di conoscere chi siamo stati, da dove veniamo, quali erano e sono gli orizzonti cui guardiamo, cosa immaginiamo possa rimanere delle nostre vite.

In questo cammino insieme abbiamo spesso parlato di alberi monumentali. Ma cos’è un albero monumentale?
Per albero o pianta monumentale si intende un soggetto vegetale di particolare valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale, ufficialmente registrato per alcune sue particolarità. Tra i requisiti che vengono presi in considerazione per definire monumentale un albero possono essere citati la dimensione, la longevità, la rarità, l’interesse storico, paesaggistico o architettonico. In Italia i criteri generali per la definizione degli alberi monumentali sono stati stabiliti da alcuni articoli della legge n. 10 del 14 gennaio 2013. Il numero complessivo di alberi monumentali d’Italia ammonta a 4288 esemplari. In Piemonte sono 319 e qui, nel Parco del Castello di Miradolo, sono ben 5, che si distinguono per età, dimensioni, forma o portamento.
Fin qui i numeri, l’oggettività dei criteri, la legislazione; ma cosa significa, cosa comporta trovarsi di fronte a un albero monumentale? Comporta cura, rispetto certamente, ma forse, anche e soprattutto, la possibilità di mettere da parte un sistema di pensiero che ci pone come entità dominanti della natura o come sua unità di misura: l’età e il tempo, l’altezza o le dimensioni di un albero monumentale non possono ricondursi alla scala dell’uomo.
Alcuni di questi alberi erano già adulti quando scoppiava la Rivoluzione Francese, quando veniva scritta la Costituzione Americana, quando l’Italia unita non esisteva. Questi alberi erano già qui prima delle Ninfee di Monet, prima dei Promessi Sposi di Manzoni, prima della Nona Sinfonia di Beethoven. Alcuni sono più alti del palcoscenico del Teatro alla Scala o della Piramide del Louvre. I primi occhi che li hanno visti osservavano strade senza asfalto e cieli senza aeroplani.
Ancora oggi, quando incontriamo un albero monumentale, abbiamo la possibilità di conoscere chi siamo stati, da dove veniamo, quali erano e sono gli orizzonti cui guardiamo, cosa immaginiamo possa rimanere delle nostre vite.
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