La Corte Nobile

Benvenuti

Il Castello di Miradolo e il suo parco sono la sede della Fondazione Cosso, una realtà privata senza scopo di lucro che nasce nel 2008, grazie alla volontà e alla dedizione della Famiglia Cosso.

La Fondazione promuove progetti e attività di interesse culturale e sociale, con l’obiettivo, tramite la ricerca e l’utilizzo dei linguaggi creativi e per mezzo di un approccio multidisciplinare, di promuovere il consumo e la frequentazione culturale quale strumento indispensabile di lettura delle complessità del mondo e di sé stessi.

Il restauro del Castello di Miradolo e del suo parco storico, così come la loro valorizzazione, è uno dei progetti strategici della Fondazione che, dal 2007, lavora per riportare alla luce le origini di questo patrimonio e restituirlo al territorio come parte integrante della sua storia, con l’obiettivo di renderlo interamente accessibile al pubblico. In questo modo, in continuità col suo passato, il Castello di Miradolo è tornato alla sua antica funzione di polo culturale e di laboratorio di idee, rievocando il cenacolo che, tra Ottocento e Novecento, la contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, antica proprietaria della dimora, aveva saputo creare intorno a sé.

Per far sì che ciò avvenga, al secondo piano del Castello, uffici e laboratori accolgono le dipendenti e i dipendenti della Fondazione Cosso e tutte le collaboratrici e i collaboratori che lavorano alla realizzazione di questo progetto. Sono persone che dedicano la propria professionalità, il proprio tempo e le proprie energie alla promozione della bellezza e alla cura della comunità e che riconoscono questi valori come necessari per la costruzione di un indispensabile nuovo senso di appartenenza e coscienza civile.

Io sono Paola Eynard, Vicepresidente e Direttrice della Fondazione Cosso. Dal 2007 mi prendo cura di questa dimora e del suo parco e negli anni, passo dopo passo, ascoltandolo, ho lavorato per far riemergere la sua identità smarrita. Attraverso l'osservazione, l'ascolto e la cura, questo luogo offeso e abbandonato è tornato a risplendere e può oggi arricchire le giornate di chi viene a trovarci.

Ogni luogo ha una storia da raccontare, ogni giardino storico ha un genius loci, uno spirito del luogo che aleggia nel tempo. Ci auguriamo che questo cammino insieme possa accompagnare ogni sguardo a posarsi sulla natura di ogni giardino, di ogni bosco o parco pubblico con meraviglia. La stessa che ho provato quando questo luogo, che c'era prima di noi e che ci sarà dopo di noi, mi ha incontrato.

Lungo il cammino, i punti di interesse principali saranno segnalati: i grandi alberi, gli arbusti, gli scorci panoramici. Digitando sulla tastiera dell'audioguida i numeri o scansionando i QR code potrete ascoltare i contenuti corrispondenti.

Alcune piccole raccomandazioni prima di iniziare la visita.

Prendetevi il tempo per ascoltare, vedere, percepire, per leggere, con tutti i vostri sensi, tra le foglie e negli scorci quanto di voi ritrovate in questo parco...sarà di conseguenza facile godere di questa visita rispettando questo luogo, non raccogliendo piante e fiori, non gettando nulla a terra, non disturbando un tempo e uno spazio che è parte di tutti noi.

Il Castello di Miradolo e il suo parco sono la sede della Fondazione Cosso, una realtà privata senza scopo di lucro che nasce nel 2008, grazie alla volontà e alla dedizione della Famiglia Cosso.

La Fondazione promuove progetti e attività di interesse culturale e sociale, con l’obiettivo, tramite la ricerca e l’utilizzo dei linguaggi creativi e per mezzo di un approccio multidisciplinare, di promuovere il consumo e la frequentazione culturale quale strumento indispensabile di lettura delle complessità del mondo e di sé stessi.

Il restauro del Castello di Miradolo e del suo parco storico, così come la loro valorizzazione, è uno dei progetti strategici della Fondazione che, dal 2007, lavora per riportare alla luce le origini di questo patrimonio e restituirlo al territorio come parte integrante della sua storia, con l’obiettivo di renderlo interamente accessibile al pubblico. In questo modo, in continuità col suo passato, il Castello di Miradolo è tornato alla sua antica funzione di polo culturale e di laboratorio di idee, rievocando il cenacolo che, tra Ottocento e Novecento, la contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, antica proprietaria della dimora, aveva saputo creare intorno a sé.

Per far sì che ciò avvenga, al secondo piano del Castello, uffici e laboratori accolgono le dipendenti e i dipendenti della Fondazione Cosso e tutte le collaboratrici e i collaboratori che lavorano alla realizzazione di questo progetto. Sono persone che dedicano la propria professionalità, il proprio tempo e le proprie energie alla promozione della bellezza e alla cura della comunità e che riconoscono questi valori come necessari per la costruzione di un indispensabile nuovo senso di appartenenza e coscienza civile.

Io sono Paola Eynard, Vicepresidente e Direttrice della Fondazione Cosso. Dal 2007 mi prendo cura di questa dimora e del suo parco e negli anni, passo dopo passo, ascoltandolo, ho lavorato per far riemergere la sua identità smarrita. Attraverso l’osservazione, l’ascolto e la cura, questo luogo offeso e abbandonato è tornato a risplendere e può oggi arricchire le giornate di chi viene a trovarci.

Ogni luogo ha una storia da raccontare, ogni giardino storico ha un genius loci, uno spirito del luogo che aleggia nel tempo. Ci auguriamo che questo cammino insieme possa accompagnare ogni sguardo a posarsi sulla natura di ogni giardino, di ogni bosco o parco pubblico con meraviglia. La stessa che ho provato quando questo luogo, che c’era prima di noi e che ci sarà dopo di noi, mi ha incontrato.

Lungo il cammino, i punti di interesse principali saranno segnalati: i grandi alberi, gli arbusti, gli scorci panoramici. Digitando sulla tastiera dell’audioguida i numeri o scansionando i QR code potrete ascoltare i contenuti corrispondenti.

Alcune piccole raccomandazioni prima di iniziare la visita.

Prendetevi il tempo per ascoltare, vedere, percepire, per leggere, con tutti i vostri sensi, tra le foglie e negli scorci quanto di voi ritrovate in questo parco…sarà di conseguenza facile godere di questa visita rispettando questo luogo, non raccogliendo piante e fiori, non gettando nulla a terra, non disturbando un tempo e uno spazio che è parte di tutti noi.

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