La Corte Nobile

I Tassodi

In questa area possiamo osservare tre meravigliosi esemplari di Taxodium distichum o Cipresso calvo, un albero cheè una firma distintiva dei giardini progettati da Xavier Kurten, il grande paesaggista prussiano, giardiniere e dipendente di casa reale, autore del Parco del Castello Reale di Racconigi, talvolta "prestato" dal re ai suoi sudditi più eminenti.

non si tratta di un cipresso vero e proprio, ma di un albero imponente più vicino alle maestose sequoie. Di origine americana, cresce soprattutto nelle nebbiose paludi del sud-est degli Stati Uniti. L’esemplare più antico pare abbia superato i 1000 anni di età.

É una conifera spogliante, da qui il nome comune "calvo", che indica la caratteristica di perdere le foglie aghiformi in inverno; in autunno, verso la fine di novembre, gli aghi si colorano di un bel rosso bruno. La base del tronco ha una forma campanulata che ricorda la zampa di un elefante, il fusto è dritto, la corteccia morbida, di un colore ramato che ingrigisce con l'età, piacevole allo sguardo e soffice come una piuma al tatto, spesso colorata di verde dalla presenza del muschio.

Vive generalmente nelle zone, umide o ricche di acqua, dove sopravvive grazie agli pneumatofori, speciali radici aeree che fuoriescono dal terreno per procurare l’ossigeno alla pianta e che si possono osservare anche qui, ai piedi dei tronchi. Questa caratteristica delle radici dei tassodi conferma l'esistenza, in questa area, di un piccolo lago, oggi andato perduto, ma raffigurato in una illustrazione del Parco che risale al 1834.

Nel Parco del Castello, oltre a quelli che vediamo qui, ne incontreremo un altro al termine del nostro cammino, dalle dimensioni ancora più imponenti e solitario, presente, da qualche anno, nell'Elenco degli Alberi Monumentali d'Italia.

In questa area possiamo osservare tre meravigliosi esemplari di Taxodium distichum o Cipresso calvo, un albero cheè una firma distintiva dei giardini progettati da Xavier Kurten, il grande paesaggista prussiano, giardiniere e dipendente di casa reale, autore del Parco del Castello Reale di Racconigi, talvolta “prestato” dal re ai suoi sudditi più eminenti.

non si tratta di un cipresso vero e proprio, ma di un albero imponente più vicino alle maestose sequoie. Di origine americana, cresce soprattutto nelle nebbiose paludi del sud-est degli Stati Uniti. L’esemplare più antico pare abbia superato i 1000 anni di età.

É una conifera spogliante, da qui il nome comune “calvo”, che indica la caratteristica di perdere le foglie aghiformi in inverno; in autunno, verso la fine di novembre, gli aghi si colorano di un bel rosso bruno. La base del tronco ha una forma campanulata che ricorda la zampa di un elefante, il fusto è dritto, la corteccia morbida, di un colore ramato che ingrigisce con l’età, piacevole allo sguardo e soffice come una piuma al tatto, spesso colorata di verde dalla presenza del muschio.

Vive generalmente nelle zone, umide o ricche di acqua, dove sopravvive grazie agli pneumatofori, speciali radici aeree che fuoriescono dal terreno per procurare l’ossigeno alla pianta e che si possono osservare anche qui, ai piedi dei tronchi. Questa caratteristica delle radici dei tassodi conferma l’esistenza, in questa area, di un piccolo lago, oggi andato perduto, ma raffigurato in una illustrazione del Parco che risale al 1834.

Nel Parco del Castello, oltre a quelli che vediamo qui, ne incontreremo un altro al termine del nostro cammino, dalle dimensioni ancora più imponenti e solitario, presente, da qualche anno, nell’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia.