Mezz’ora con…Enrico Carlo Bonanate
“Arte e Natura”
Enrico Carlo Bonanate – Pav
Il significato ecologico, metaforico e sociale dei giardini costituisce un ricchissimo filone di ricerca e un tema ricorrente nella storia dell’arte e dell’architettura. I giardini possono dirci molto sui tempi in cui viviamo, al punto che esistono numerosi esempi storici del giardino come specchio della società e, ancor più, come specchio della relazione che le società costruiscono con la natura, il modo in cui scelgono di addomesticarla, tutelarla, sfruttarla o proteggersi da essa. Il cambiamento climatico ci costringe a ridefinire radicalmente l’attuale rapporto tra cultura e natura, rendendo necessario riesaminare criticamente i nostri ruoli, non in opposizione alla natura ma come parte di essa. Molti artisti contemporanei propongono analisi, letture, rappresentazioni e metafore del modo in cui sfruttiamo ed esauriamo le risorse naturali, sfidano a rimodellare il nostro rapporto con il mondo naturale. Così, un parco destinato all’arte contemporanea, nell’epoca della transizione ecologica, può proporsi come specchio di un rapporto con la natura che sia in evoluzione, che si faccia istituzione mobile, dinamica, pronta a modificarsi e lasciarsi modificare dalla natura, in qualche modo, nell’abbracciare la missione di farsi teatro di pratiche sperimentali connotate da una particolare sensibilità ecologista.
Enrico Carlo Bonanate nasce a Torino nel 1977 ed è il Direttore del PAV – Parco Arte Vivente, Centro Sperimentale di Arte Contemporanea di Torino, ideato da Piero Gilardi. Attivo nell’associazione culturale PAV fin dalle origini, da sempre grande appassionato di arte contemporanea e di “mondo vegetale”, nel 2015 decide di abbandonare definitivamente la carriera di avvocato amministrativista per lavorare con l’arte e la natura.
Da febbraio a giugno, sei conversazioni con esperti d’arte, artisti, collezionisti, intorno alla mostra “Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone”.
Francesco Poli e Oscar Chiantore, Giovanni Frangi, Enrico Carlo Bonanate, Giulio Caresio, Rosellina Archinto, Daniele Jalla sono i protagonisti degli appuntamenti di approfondimento sulle tematiche e sulle opere esposte.
Le 6 conversazioni sono in programma dal 26 febbraio al 2 giugno, il sabato pomeriggio alle ore 15. Sono gratuite, comprese nel biglietto di ingresso alla mostra, ed aperte a visitatori, appassionati d’arte ed insegnanti (gli incontri sono infatti inseriti nel calendario del corso docenti del Progetto Ulisse, accreditato dal MIUR a livello regionale). Ad ogni appuntamento, alle 16,30, segue una visita guidata con i curatori della mostra Paola Eynard e Roberto Galimberti. Per rendere il più possibile i contenuti accessibili al pubblico è prevista la registrazione audio degli incontri e la successiva pubblicazione sul canale Spotify del Castello di Miradolo.
Gli incontri, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, in collaborazione con Enrica Melossi, sono progettati e organizzati dalla Fondazione Cosso.