Il camelieto diffuso
Come un telo che piano piano si solleva, un lento risveglio inizia a muovere nel Parco nuovi equilibri di forme e di colori. Dopo le fioriture invernali del calicanto, camelie e magnolie sono le prime a farsi notare, quando ancora tutto appare addormentato, per lasciare più avanti il posto alla fioritura delle azelee, delle rose e delle ortensie.
Nuove gemme delicate spuntano sui rami già dalla fine dell’inverno.
TI INVITIAMO A SCOPRIRE IL CAMELIETO DIFFUSO DEL PARCO
Dal 2019 custodiamo oltre 130 giovani esemplari di camelie, moltissime delle quali uniche in Italia, propagate da piante vetuste appartenenti a due tra le collezioni di camelie più antiche e pregevoli, provenienti dal giardino dell’ex Albergo Eden di Verbania Pallanza e dal Parco di Villa Durazzo Pallavicini di Genova Pegli.
Alle camelie ottocentesche introdotte dalla Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio, ultima discendente della famiglia e proprietaria della dimora fino al 1950, si affiancano le nuove cultivar, recuperate e salvate dall’abbandono.
Il progetto di piantamento diffuso dei giovani esemplari ha preso il via nel 2019 con l’obiettivo di mantenere e far sopravvivere un ingente patrimonio botanico formato per il 50% da esemplari unici in Italia, oltre alle piante madri decisamente vetuste, in alcuni casi a rischio estinzione. Nel 2020 è stato avviato lo studio e la caratterizzazione di tutte le camelie del Parco da parte di un gruppo di esperti dell’Università degli Studi di Torino– Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) guidati dalla prof.ssa Valentina Scariot, con la collaborazione dell’agronomo Andrea Corneo, presidente della Società Italiana della Camelia.
Sabato 2 aprile 2022 è stato presentato ufficialmente il piano di recupero, tutela e valorizzazione del Camelieto diffuso del Castello di Miradolo realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Luoghi della cultura” 2019.
Sul nostro sito puoi consultare la mappa geolocalizzata e le schede botaniche.