Il risveglio del parco
13 marzo 2023
Il risveglio del parco è un momento sempre molto emozionante: ogni anno, dopo le prime giornate tiepide, passeggiamo, testa bassa, alla ricerca di timide macchie di colore.
In questi giorni l’inverno lentamente ci saluta lasciandoci in dono la magia del sottobosco: primule, crochi e narcisi hanno fatto capolino sotto i grandi alberi.
Novità di quest’anno è un grande lavoro, cominciato in autunno, dal fondo del parco salendo verso il Castello. Abbiamo selezionato alcune zone del sottobosco che più di altre avevano bisogno di cura: abbiamo ripulito e lavorato il terreno, prima di mettere a dimora piante tappezzanti o coprenti, di facile naturalizzazione, sane e resistenti al secco, per garantire un futuro sostenibile al parco, semplificare la manutenzione e costituire un habitat significativo per la fauna selvatica, compresa quella che abita il sottosuolo.
Tutte le aree piantumate sono state leggermente fresate, concimate e pacciamate, evitando l’uso di grandi macchinari o addirittura procedendo manualmente. In quelle più periferiche abbiamo preferito specie dalle sembianze selvatiche, come edera, pervinca minore, lauro d’Alessandria, violetta o mughetto.
Ci auguriamo che in ogni momento dell’anno il sottobosco possa far parlare di sé: non ci interessa il pronto effetto ma la magia di piantamenti coerenti con la storia del luogo e dei boschi che circondano il Castello.
In questi giorni fanno già bella mostra di sé le fioriture di bucaneve, erba trinità, narciso nelle varietà precoci, anemone dei boschi.
Tra gli arbusti, la Magnolia stellata, il Chaenomeles japonica o cotogno giapponese e l’Edgeworthia chrysantha o Bastone di San Giuseppe.
È la magia delle quattro stagioni.