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Mezz’ora con…

Giorgio Griffa, Francesco Poli, Roberto Galimberti, Giorgio Ficara, Silvia Einaudi sono i protagonisti degli appuntamenti di approfondimento sulle tematiche e sulle opere esposte nella mostra “Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro al Castello di Miradolo (TO), in programma dal 23 marzo al 25 dicembre 2024.
Una mostra che si articola in diverse tappe espositive che attraversano le quattro stagioni e abbracciano più di cinquant’anni di pittura dell’artista coinvolgendo tutti gli spazi del Castello, alcuni per la prima volta, e del suo parco.
Prodotta dalla Fondazione Cosso e dalla Fondazione Giorgio Griffa, la mostra, curata da Giulio Caresio e Roberto Galimberti, è stata ideata e progettata con Giorgio Griffa, che ha anche realizzato alcune opere site specific appositamente per l’occasione.
Le 5 conversazioni sono in programma dal 6 aprile al 6 luglio, il sabato pomeriggio alle ore 16,30. Sono gratuite, comprese nel biglietto di ingresso alla mostra, ed aperte a visitatori, appassionati d’arte ed insegnanti (gli incontri sono infatti inseriti nel calendario del corso docenti del Progetto Ulisse, accreditato dal MIUR a livello regionale). Per rendere il più possibile i contenuti accessibili al pubblico è prevista la registrazione audio degli incontri e la successiva pubblicazione sul canale Spotify del Castello di Miradolo.
Gli incontri, a cura di Enrica Melossi, sono progettati e organizzati dalla Fondazione Cosso in collaborazione con Fondazione Giorgio Griffa.


IL CALENDARIO

Sabato 6 aprile, ore 16,30
Pittura e musica: l’installazione sonora per la mostra
Con Roberto Galimberti
“Il rapporto del mio lavoro con la musica è molto stretto (…). L’immagine musicale percorre il mondo nascosto, ci introduce in esso, impone silenzio alla ragione e la ragione ci aiuta a capire l’importanza estrema del suo silenzio. Apre la porta al nostro intimo profondo e sconosciuto”.
Come testimoniano queste parole di Giorgio Griffa, esiste un rapporto molto stretto tra la sua pittura e la musica. L’installazione sonora dedicata alla mostra, a cura del progetto artistico Avant-dernière pensée, indaga questo rapporto attraverso brani e autori differenti, da Arvo Pärt a Johann Sebastian Bach, da Steve Reich a John Cage, da Chick Corea a Claude Debussy.
La conversazione con il curatore propone un racconto di ciò che si ascolta mentre si guarda.

Sabato 27 aprile, ore 16,30
Giorgio Griffa e la Torino di quegli anni
Con Francesco Poli

Giorgio Griffa è nato e vive a Torino. In questa città ha gettato le basi di una carriera pittorica unica, che lo porterà, in più di cinquant’anni di pittura, a esporre in tutto il mondo. È a Torino che Griffa, sollecitato dall’amico Aldo Mondino, entra in contatto con Paolini e arriva alla Galleria Sperone, per poi esporre per Sonnabend a New York e Parigi, e stringere rapporti con una serie di artisti dell’Arte Povera: Anselmo, Zorio, Penone. Un percorso di successo, fino al recente omaggio del Centre Pompidou di Parigi, nel 2022.

Sabato 18 maggio, ore 16,30
Eugenio Montale tra letteratura e pittura
Con Giorgio Ficara

Gli oggetti poetici di Montale sono poveri: viottole, fossi, ciglioni, canneti, orti, pozzanghere, anguille… La sua poesia, che vuole “torcere il collo alla retorica”, è però tutt’altro che spontanea o fluida: spesso anzi si genera sui margini dell’indicibile. Giocando tra questi due poli, povertà e charme metafisico, Montale trova il suo perfetto equilibrio di poeta e critico.

Sabato 8 giugno, ore 16,30
Giorgio Griffa. Una linea, Montale e qualcos’altro
Con Giorgio Griffa

Dalla dominazione al disordine, attraverso meraviglie e orrori del XX secolo lungo il sentiero della pittura come percorso di conoscenza: più di 50 anni di lavoro tra tele, pennelli e colori sulle orme di Orfeo. Giorgio Griffa dialoga con i curatori della mostra: Giulio Caresio e Roberto Galimberti.

Sabato 6 luglio, ore 16,30
Passione Egitto. Il fascino della terra dei faraoni in Occidente
Con Silvia Einaudi

“Il Museo Egizio è un museo d’arte di una grandezza straordinaria. Mi ha aiutato ad aprire gli occhi. Lavorare con l’intelligenza della pittura è un’operazione complicata perché, essendo un prodotto dell’uomo, significa non solo lavorare con l’intelligenza dei colori e dei materiali che si fondono fra di loro, ma anche con tutta la memoria che l’uomo ci ha messo” (Griffa, Una carriera dietro la tela – Il sole 24 ore, 2022).
Dopo la spedizione napoleonica in Egitto, la civiltà faraonica iniziò ad aprirsi alla curiosità del mondo occidentale, che rimase immediatamente affascinato dalla sua storia e dai suoi monumenti. Fu tuttavia solo a seguito della formazione delle prime collezioni di antichità egizie in Europa e, soprattutto, del deciframento dei geroglifici ad opera di Champollion (1822) che ebbe inizio la studio scientifico di quel mondo lontano e in gran parte sconosciuto. Da allora, l’Egitto non ha smesso di essere fonte di ispirazione, influendo sulla produzione artistica, letteraria e musicale dell’epoca moderna e contemporanea.


BIO DEI RELATORI

ROBERTO GALIMBERTI
Diplomato in Violino, consegue il Diploma Accademico di II° livello in Discipline Musicali, Scuola di Musica da camera, e la Laurea in Discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo. Si esibisce in diverse formazioni orchestrali e cameristiche in importanti festival nazionali e internazionali. Dal 1999 si occupa della curatela musicale di numerose esposizioni d’arte: ha realizzato installazioni sonore per la Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino, la Ricordi, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, la Fondazione Cosso e il Padiglione Italia alla 54^ Biennale di Venezia. Per la Fondazione Cosso ha curato, tra le altre, le mostre di Paolo Pejrone, Christo e Jeanne-Claude, Irma Blank. Nel 2009 idea Avant-dernière pensée che diventa il progetto artistico residente presso il Castello di Miradolo con cui sperimenta performance diffuse e in dialogo con l’architettura e gli spazi. In conferenze e incontri racconta i legami tra i linguaggi artistici.

FRANCESCO POLI
Storico e critico d’arte, ha insegnato Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera e all’Université Paris 8. Attualmente insegna Arte e comunicazione all’Università di Torino. Ha curato numerose mostre in spazi pubblici e privati e collabora come critico con riviste e giornali. Nel 2023 ha co-curato la mostra “Vincent Van Gogh. Pittore colto” al Mudec di Milano. Tra i testi pubblicati: “La Metafisica; Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale”; “La Scultura del Novecento”; “Il sistema dell’arte contemporanea”; “Postmodern Art. 1945-Now”; “Mettere in scena l’arte contemporanea”. Insieme a Giorgina Bertolino è autore del “Catalogo Generale delle opere di Felice Casorati” (ed. Allemandi, 2004). Insieme a Francesca Filippi è il curatore generale della storia dell’arte per i licei, “La Bellezza resta” (ed. Bruno Mondadori, 2022). Uscito a marzo “L’ironia è una cosa seria. Strategie dell’arte d’avanguardia e contemporanea” (ed. Johan&Levi, 2024).

GIORGIO FICARA
Giorgio Ficara, scrittore e saggista, è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Torino e accademico delle scienze. Ha insegnato negli Stati Uniti, a Stanford, UCLA e Columbia University. Tra i suoi libri: Solitudini (Garzanti 1990); Casanova e la malinconia (Einaudi 1999); Stile Novecento (Marsilio 2007); Riviera (Einaudi 2010); Montale sentimentale (Marsilio 2012); Lettere non italiane (Bompiani 2016); Vite libertine (La nave di Teseo 2021). Ha vinto nel 2011 il Premio per la Saggistica dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

GIORGIO GRIFFA
Giorgio Griffa nasce a Torino nel 1936 e inizia a dipingere da bambino. A metà degli anni Sessanta le sue tele mostrano i primi elementi di astrazione e una profonda riflessione sullo status della pittura. Dalla fine degli anni ’60 si riconoscono le basi di una inimitabile carriera pittorica, che colloca Griffa tra i protagonisti del dibattito che nasce dalle ceneri dell’informale e si fa strada tra la pop art, il minimalismo e l’arte concettuale. Il percorso di Griffa rimane unico, al di fuori di una corrente specifica, e dopo più di cinquant’anni e tredici cicli di pittura, i suoi segni e i suoi colori – presenti in molte collezioni e musei nel mondo, tra cui Tate Modern e Centre Pompidou – sono divenuti cifra ben riconoscibile.

SILVIA EINAUDI
Silvia Einaudi, docente di Egittologia all’Università di Cagliari e codirettrice di due missioni archeologiche internazionali nella necropoli di Luxor. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche sull’Egitto antico, incentrate sulle credenze, i rituali e i testi funerari. Da anni si interessa alla storia dell’egittologia, argomento su cui ha pubblicato Il Decifratore e l’Abate. Il carteggio tra gli Champollion e Costanzo Gazzera (2019).


INFO
Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
0121 502761 | prenotazioni@fondazionecosso.it
La prenotazione è obbligatoria per tutte le attività.


Biglietti:
Mostra + Parco – 15 euro intero, 12 euro ridotto (gruppi, over 65, convenzioni), 10 euro ridotto (12-26 anni, studenti universitari), 4 euro Ridotto Carta Giovani Città di Pinerolo e scuole
Parco – 6 euro intero, 4 euro Carta Giovani Città di Pinerolo e scuole
Gratuito: 0-11 anni, Disability card e accompagnatore, Passaporto culturale, Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card

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